La modernizzazione tecnologica nel settore vitivinicolo è in crescita. Lo ha rilevato uno studio di ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) condotto nel 2022 su un campione di 197 imprese e presentato all’ultima edizione del Vinitaly. Nel quinquennio 2017-2021 tre aziende vinicole su quattro hanno riservato un budget per rinnovare strutture e processi. Al netto degli ostacoli evidenziati, come l’incertezza sui benefici degli investimenti (25%) e il quadro di instabilità del mercato (24%), il 78% di esse ha manifestato l’intenzione di dedicare risorse all’innovazione nei prossimi cinque anni.
Si è puntato e si continua a puntare alla tecnologia, con l’introduzione in azienda di nuove soluzioni agritech: il 38% del campione ha dichiarato di avere investito nella sensoristica per la gestione delle colture, in sistemi di monitoraggio da remoto attraverso droni, robot e altri dispositivi per l’automazione, in software gestionali amministrativi e di supporto alle attività tecniche e agronomiche. Su quest’ultimo fronte in particolare, l’orientamento è confermato anche dai feedback ricevuti da Evin: per la nostra azienda l’edizione 2024 dell’evento veronese è stata una delle più favorevoli degli ultimi anni, un’occasione per incontrare clienti storici e allacciare nuove partnership, proponendo gli ultimi prodotti lanciati sul mercato: Wineryonline consente di gestire e monitorare l’evoluzione e la tracciabilità del vino, per mantenere la cantina sempre in regola; Winery Label è il software che ti consente di includere tutte le informazioni nutrizionali, gli allergeni e le regole di smaltimento del prodotto nell’etichetta del prodotto, nel pieno rispetto delle normative UE.
La voglia di investire c’è e una spinta notevole l’ha data proprio l’avvento dell’industria 4.0, che ha ampliato il ventaglio delle possibilità anche grazie al modello di agevolazione fiscale per i beni innovativi interconnessi. Altro fattore determinante è il passaggio generazionale in atto nella conduzione delle aziende, con la vecchia guardia che sta cedendo la mano a tanti giovani imprenditori pienamente a loro agio con la dimensione digitale e le nuove tecnologie.
C’è grande attenzione per la sensoristica avanzata, con l’Internet of Things (IoT) già in uso e di supporto all’amministrazione quotidiana del vigneto nell’immediato futuro, parallelamente all’automazione e all’informatizzazione. Riscuote particolare interesse la gestione interna dei serbatoi, un segmento della produzione in cui Evin propone programmi concepiti sulla facilità di utilizzo per ottimizzare le risorse: la flessibilità di strumenti tecnologici che non impattano sui costi e sull’operatività, perché non necessitano di figure specifiche che se ne occupino, fa la differenza.
Il cambiamento in corso sul piano legislativo, della localizzazione delle produzioni e della domanda di vino, induce a considerare l’innovazione non solo dal punto di vista tecnico, ma anche come elemento di supporto per le analisi dei flussi commerciali tramite sistemi di data analysis e applicazioni nelle neuroscienze e nel neuromarketing. Affiora sempre più diffusamente la curiosità verso soluzioni di intelligenza artificiale da impiegare nei processi produttivi aziendali e in campo, per lo studio e l’analisi dei dati in ottica predittiva e di riduzione degli sprechi. A Evin le idee non mancano e sta già sviluppando prodotti che rispondono alle nuove esigenze di mercato.